venerdì 2 marzo 2012

Monte Legnone

zona: Alpi Orobie occidentali
tempi di percorrenza: 5,12 h la salita
                                    4,15 h la discesa
dislivello complessivo: 1680 Mt.
partenza/arrivo: Gallino 950 Mt.
punto più elevato: vetta del monte Legnone 2609 Mt.
difficoltà: EEA / F ultimo tratto su ghiaccio
itinerario:
Oggi,in compagnia di Ursula abbiamo deciso di salire al Legnone partendo dal rif. Roccoli di Lorla (1468 Mt.), ma a causa della chiusura della strada provinciale che scende a Dervio, abbimo cambiato programma partendo da Loc. Gallino (950 Mt.), percorrendo la strada militare del Legnone.
Partiamo alle 9.30 risalendo la carrareccia che ci permette di arrivare al Alpe Campo (1648 Mt.). Da li lasciamo la strada militare prendendo il sentiero a sx leggermente in salita, fino a un salto roccioso attrezzato con catene, che ci permette di scendere nella valle d'Aveno, per poi risalire quest'ultima fino a riconiungerci al sentiero di cresta che sale dal Roccoli arrivando alla porta dei Merli (2129 Mt.).
Da qui continuiamo sul sentiero attrezzato fino alla cima, che raggiungiamo dopo circa 5 ore di cammino dalla partenza.
Arrivati in cima ci regaliamo un bel momento di relax, complice la bellissima giornata con temperature primaverili.
Per la discesa proseguiamo in cresta in direzione opposta a quella di salita scendendo fino a Loc. Gallerie (2395 Mt.) dove riprendiamo la strada militare che percorriamo fino a rientrare a Gallino.

interessi storici e caratteristiche della Strada Militare del Legnone:
La strada militare fu costruita nella prima guerra mondiale e fa parte dei lavori di fortificazione della "Linea Cadorna" o meglio "OAFN" (Occupazione Avanzata Frontiera Nord).
La strada risale il versante SO del Legnone e ha uno sviluppo di 18,6 Km da Gallino fino al Alpe Scoggione sul versante N del monte. Con un dislivello di Mt. +1350 e con i suoi 44 tornanti fino allo sperone sud del monte è una delle opere più ardite dell'intera "Linea Cadorna".
La strada è ancora transitabile con mezzi fuoristrada fino al alpe Campo ed è ancora conservato l'intero tracciato, anche se dopo l'alpe e stata rovinata nel corso degli anni da frane e smottamenti.

carta escursionistica Le Grigne, Resegone di Lecco e Legnone 1:35.000 ZetaBeta Editrice


Alpe Campo
lungo il sentiero verso la valle d'Aveno

in discesa sul saltino attrezzato
tratto attrezzato prima della val d'Aveno

una capra ibex (stambecco) nei pressi della porta dei Merli




affacciati sul lago dopo la Porta dei Merli


panorama sull'alto lago di Como


sul tratto attrezzato verso la cima
sul tratto attrezzato verso la cima


firma sul diario di vetta
la croce di vetta



la strada militare sul versante sud-ovest (vista verso lo sperone sud)


la strada militare sul versante sud-ovest (vista verso loc. Gallerie)



la strada militare che scende al alpe Campo




incontri sulla strada militare scendendo verso l'alpe Campo




il sole tramonta dietro il Monte Rosa


il rif. Griera, nei pressi del alpe Campo








venerdì 25 giugno 2010

trek alla Bocchetta S. Pio

il canale visto  visto dalla bocchetta S.Pio



Data: 19-20/05/2010
Zona: Alpi Lepontine (alto Lario Occidentale)
Durata trek: 2 giorni
Tempo di percorrenza totale: 12 ore 30 min
di cui 9 ore il 1° giorno
3 ore 30 min. il 2° giorno
Difficoltà: EE/F pendio finale su neve con uso di piccozza e ramponi
Partenza: Livo Loc. S. Giacomo 697 Mt.
Arrivo: Biv. Darengo 1781 Mt.
Punto più elevato: Bocc. di S. Pio 2198 Mt.
Dislivello complessivo: 1764 Mt.
Di cui +1657 -565 il 1° giorno
+107 -1199 il 2° giorno
Sviluppo: tot 22 Km
di cui 12 Km il 1° giorno
10 Km il 2° giorno

Itinerario: da Livo ho proseguito in direzione del cimitero dove c’è un parcheggio abbastanza ampio dove lasciare la macchina. Da li ho continuato a piedi in direzione del crotto Dangri (650 Mt.) su comoda mulattiera per circa 3 Km. Arrivato al crotto ho attraversato un ponte e iniziato la salita su vecchia mulattiera, passando dalla chiesetta della Madonna di Livo sono arrivato a loc. Baggio (930 Mt.) dove si trova un caratteristico insediamento rurale. Ba Baggio ho proseguito in direzione rif. Capanna Como su sentiero a mezza costa sono arrivato a un ponte dove attraversandolo ho iniziato una breve salita che mi ha permesso di entrare nella Valle di Darengo, passando da un altro piccolo insediamento rurale.
Una volta entrato nella Valle di Darengo l’ò percorsa costeggiando il torrente su sentiero poco più alto, fino al alpe Darengo, dove attraversando il torrente piegando decisamente verso destra, ho risalito la valle, sempre costeggiando il torrente, fino al Lago di Darengo, dove nei pressi si trova anche la Capanna Como e il Rif. Lago Darengo.
In quest’ultimo tratto per arrivare al lago ho iniziato a camminare su neve.
Dal lago Darengo, dopo una pausa per mangiare sono ripartito seguendo le indicazioni per il Biv. Petazzi e risalendo una ripido canale innevato sono giunto alla bocchetta di S. Pio e dopo una breve pausa ho fatto rientro al rif. bivacco Lago Darengo dove ho passato la notte, per poi il giorno dopo fare rientro alla macchina dal itinerario di salita.


il lagho di Dangrì visto dal canale che porta alla Bocchetta
  


panorama dalla Bocch. S. Pio verso il Pizzo Ledù


dal bivacco vista sulle Orobie
vista dalla finestra del Biv. Dangrì

sabato 19 settembre 2009

trek sulla Grigna Settentrionale

Data: 11-12/08/2009
Zona: Prealpi Lariane
Partenza: Primaluna 600 Mt.
Dislivello: +809 Mt.
Dislivello complessivo: 2250 Mt.
Da Primaluna al rif. Bietti +1535 -450
Dal rif. Bietti al rif. Brioschi +695 -88
Dal rif. Brioschi a Primaluna +20 -1712
Punto più elevato: Grigna Settentrionale 2409 Mt.
Difficoltà: EEA
Tempo di percorrenza: 10 ore e 30 minuti circa di cammino effettivo in 2 giorni
Primaluna - rif. Riva 1,00 h
Rif. Riva - rif. Bogani 2,40 h
Rif. Bogani - rif. Bietti 1,30 h
Rif. Bietti - rif. Brioschi 2,25 h
Rif. Brioschi - Primaluna 3,00 h
Trek di più giorni in tenda da solo.


Descrizione:
1° giorno
Sono partito da Primaluna su comoda carrabile per un buon tratto asfaltata e poi sterrata fino al rif. Riva. Lasciandomi il rif. sulla sinistra dopo una ventina di metri ho incrociato sulla destra un piccolo sentiero non molto segnato che mi ha permesso di aggirare il Dente (1704 Mt.) alla base e arrivare al imbocco di un canalino dove il sentiero si fa indubbiamente più ripido e in alcuni tratti sono presenti delle catene metalliche fisse per agevolare il passaggio. Verso la fine di questo il sentiero continua su ghiaione fino al Passo Zapel dove ho continuato in direzione del rif. Bogani.
Dal rif. Bogani ho proseguito comodamente su sentiero verso la Bocchetta di Piancaformia da dove ho iniziato a scendere dal versante opposto fino ad incontrare il sentiero n° 24 che percorrendolo verso sinistra mi ha permesso di arrivare al rif. Bietti, dove nei pressi ho montato la tenda per passare la notte.
2° giorno
Dal rifugio ho iniziato a camminare sul sentiero del caminetto seguendo le indicazioni per la via ferrata per poi poco dopo lasciare il sentiero per seguire tracce di sentiero sulla destra che mi ha fatto guadagnare quota fino all’attacco della ferrata.
La ferrata non ha presentato grosse difficoltà non ostante le dimensioni e il peso dello zaino (circa 28 KG). Si parte subito con una scaletta metallica e alcuni passaggi attrezzati con catene fisse fino al Sasso dei Carbonari (2157 Mt.), dopo di che ho continuato su tracce di sentiero, attrezzate in alcuni punti con catene fisse fino ad incontrare il sentiero della traversata alta, che percorrendo il crinale conduce in vetta alla Grigna Settentrionale.
La discesa effettuata per la via del nevaio che si prende percorrendo la cresta dal versante opposto a quello di salita fino ad incontrare la segnaletica che indica questa via che scende a sinistra verso il Passo Zapel, da dove sono tornato alla macchina percorrendo l’itinerario dell’giorno prima.



il Dente 1704 Mt.


risalendo la valle verso il passo di Graniera


il Dente


Primaluna vista dal passo di Zapel



vista dal passo Zapel alla sinistra la cima del Pallone



dal passo Zapel verso il rifugio Bogani


il rifugio Bietti con sfondo il Sasso dei Carbonari



tramonto verso nord-ovest


camera con vista


arriva la notte


vista della cresta della Grigna poco prima dell'attacco della ferrata


il rifugio Brioschi


il ramo di Lecco e quello di Como


vista sulla via ferrata



rifugio Brioschi